giovedì 5 luglio 2012

Estate, Olimpiadi alle porte…


Estate, Olimpiadi alle porte…Ho visitato per l’ennesima volta la sede FITARCO di Roma due gg. fa in occasione dell’ennesima udienza davanti alla Commissione di Giustizia Fitarco, in compagnia di mio figlio Michele e di Dario Petriniani. Una buona occasione per dare comunque  una occhiata alla situazione generale della nostra organizzazione centrale.

La palazzina di via Vitorchiano a Roma ospita ben 6 federazioni  nazionali, per un complessivo di oltre  190 persone, di cui 15 in carico a FITARCO. Di queste, solo 5 sono quelle ormai rimaste a carico CONI Servizi Spa, e mi hanno raccontato che esistono spinte notevoli da parte CONI perché questi superstiti accettino di passare a pari condizioni a carico FITARCO ( e lo stesso sta avvenendo nelle alte federazioni in casi simili).
I superstiti non amano molto la proposta, perché hanno dubbi sul futuro del loro posto di lavoro, e stanno resistendo alle pressioni, non si sa fino a quando. Dal loro punto di vista, un posto CONI è un posto SICURO, un posto FITARCO con un organico di 15 dipendenti incluso un dirigente potrebbe non esserlo già il prossimo anno, quando le diponibilità finanziarie, Olimpiadi finite, verranno drasticamente  ridotte   in particolare se l’esito a Londra non sarà positivo.  Probabilmente, hanno ragione.

E’ di ieri la notizia che la spending review del governo Monti ha portato ad proporre un 10% di tagli di finanziamento alle  forze armate.  Probabilmente, se i risultati di Londra non saranno positivi, anche i rinnovi della ferma per alcuni  nostri atleti nazionali nei corpi militari saranno a rischio.

Giusto prima della Coppa del mondo di Ogden, la federazione USA ha rinnovato per altri 4 anni il contratto al Coach nazionale Ki Sik LEE. LEE ha subito ripagato la fiducia portando alla qualificazione Olimpica anche la squadra femminile.  Triplo vantaggio per gli USA, tra le squadre favorite a Londra: rinnovo a condizioni ragionevoli (sarebbero state sicuramente diverse dopo Londra), qualificazione olimpica completa e nessun cambio di struttura per il prossimo quadriennio.  Radioarco diceva insistentemente che la FITARCO aveva contattato K.S.LEE per portarlo in Italia, come già fatto 4 anni fa.  E’ quindi ufficiale che ancora una volta LEE resterà negli USA dove, dopo aver eliminato tutti gli oppositori, regna ormai incontrastato  a livello tecnico (almeno nel maschile) . Altri nomi fatti per il posto di allenatore dell’Italia del dopo Londra?  Wietze Van Alten, allenatore dell’Olanda, è il più accreditato. In quattro anni ha fatto un lavoro eccellente e la giovanissima squadra Olandese maschile ha vinto gli Europei 2012, ma non si è qualificata per Londra. Coetaneo di Michele, è stato un grande sui campi di gara, con il Bronzo Olimpico del 2000 ed è stimatissimo come coach , come del resto ancora suo padre che lo affianca nel team olandese. Non lo vedo molto accettare un posto così a rischio come quello italiano, ma certo non sarebbe la scelta peggiore.
E i due Coreani coach attuali?  Radioarco li da partenti entrambi  indipendentemente dai risultati di Londra, come pure da partente il CT Gigi Vella.  Ma tutto dipenderà comunque dal nuovo ridottissimo Consiglio federale e dal “nuovo” Presidente. L’assemblea elettiva è anticipata a Dicembre,  prima di allora nulla sarà ufficiale.

Mentre scrivo, curioso sui risultati in tempo reale degli Europei Giovanili e dei Mondiali Universitari. Due eventi importanti in contemporanea  a 20 gg dalle Olimpiadi, con le fasce di età aumentate a 15-17 anni per gli Allievi e 18-20 anni per gli junior significano solo che entrambe le manifestazioni sono nate monche di parecchi protagonisti.  Diciannovenni  e ventenni che dovrebbero essere alle Universiadi sono agli Europei e viceversa, mentre quelli che fanno parte delle squadre maggiori  qualificate per Londra sono assenti da entrambe le manifestazioni, primo tra tutti il 18enne francese Gael Prevost, terzo alla Coppa del mondo di Ogden e uno dei favoriti  (io lo vedo sul podio) per Londra.  Non brillanti purtroppo le  prestazioni Italiane fino ad oggi in entrambe le gare, nonostante le innumerevoli assenze. 
Gael Prevost in finale per il Bronzo a Ogden 2012

Domenica scorsa, a 33 gradi all’ombra, ho fatto un giretto alla finale del trofeo Pinocchio, GDG nazionali, a Cardano al Campo (VA), a 3 Km da casa mia.  Due ore di chiacchere con tanti amici di tutta Italia che incontro solo alle manifestazioni nazionali. Tutti della medesima opinione: ormai sono una gara per professionisti dei 20mt, e tute le società si sono adeguate. Una tragedia per lo sviluppo dei ricambi nel settore giovanile futuro. E ora, la FITARCO ha anche ammesso  a calendario 2013 gare con il regolamento GDG al di fuori delle fasi ufficiali. Chissà se fra due anni ci sarà ancora qualche ragazzo in grado di tirare un FITA completo.

Per oggi, basta… gli argomenti sono tanti e le riflessioni ancora di più. Ma un noto atleta  che a Londra deve tirare è già al campo ad aspettarmi per l’allenamento serale…
E’ Estate e le Olimpiadi sono alle porte …  

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho assistito anch'io al Trofeo Pinocchio. Premesso che condivido il commento su fatto che ormai sia una gara per i professionisti dei venti metri (non sarebbe male tornare all'idea di usare solo archi scuola), non la vedo tuttavia come un fatto solamente negativo. Lo spirito e la partecipazione al trofeo Pinocchio è abbastanza coinvolgente e finalmente si vede un po' di gente interessata alle gara. Sì, d'accordo, ogni arciere ha in media due genitori, quindi si fa presto a far numero...ma lo spirito di "festa" si avverte comunque. Al contrario ho visto qualche giorno fa anche il Campionato Regionale OR Lombardia con l'OR. Una noia mortale, alla fine su tutto il campo sono rimasti solo i finalisti e il direttore tiri. Non c'era nessun tentativo vivacizzasse la gara, magari con uno speaker o commentatore. Mi metto nei panni dei giovani: un deterrente a continuare se le nostre gare continuano ad essere così poco seguite perché noiose. Bisognerebbe trovare altre formule di coinvolgimento, altrimenti tra dieci anni al massimo possiamo chiudere baracca.
Jonathan