venerdì 19 marzo 2010

Francamente, non capisco!

Ritorno da un weekend in Irlanda dove abbiamo parlato di calendario Internazionale, dovendo affrontare metodi e tempi per mettere insieme una squadra per gli Europei Targa di Rovereto, ed abbiamo dovuto concludere che il calendario Internazionale, quest’anno, è decisamente privo di ogni senso logico, tecnico e sportivo, e nessuno capiva perchè.
Mentre metà più di metà dell’Europa sta ancora spalando l’ultima neve, Italia inclusa, il sito della FITA annuncia che le iscrizioni preliminari per la gara di World Cup di Antalya della seconda settimana di Giugno si sono chiuse il 9 Marzo scorso, con i Campionati Europei, teorico evento principale della stagione che finiranno due settimane prima, a fine Maggio, e con la prima gara di World Cup organizzata a Porec in Croazia giusto tre settimane prima degli Europei, ad inizio Maggio, poco più di un mese dopo la chiusura degli Europei Indoor organizzati nell’identico luogo e che vedono le gare iniziare proprio da domani.
Tra domani, fine dei Campionati europei Indoor, e il 31 di Maggio, le varie nazioni Europee devono trovare il modo di:

1) Tornare dai Campionati Indoor e organizzare gare di selezione immediate targa per testare o qualificare gli atleti per la Coppa del mondo di Porec, per gli Europei targa di Rovereto e per la Junior Cup di Reggio Calabria (una settimana prima di Rovereto), che è anche di qualificazione per le Olimpiadi Giovanili

2) inventarsi chi e quanti mandare alla Coppa del mondo di Antalya subito dopo

3) pensare se mandare qualcuno in Armenia per il secondo Grand prix Europeo dal 22 al 27 Giugno, consolandosi col fatto che la Federazione Greca ha intanto cancellato il primo dei Grand Prix, che doveva aver luogo a Rodi dal 20 al 25 Aprile.

Non solo quest’anno il circuito dei Grand Prix Europei si apre dopo il Campionato Europeo Targa perché questo è all’inizio della stagione all’aperto, ma la Coppa Europa Junior è stata ridotta per la prima volta dalla istituzione ad una sola prova nell’ intera stagione, giusto la settimana prima degli stessi Europei targa, costringendo le strutture tecniche di tute le nazioni ad un tour de force di oltre 15 gg per presenziare ai due eventi; ma niente, in confronto alla brillante idea di organizzare gli Europei Juniores Targa in Germania nelle stesse date dei Mondiali di Campagna in Ungheria.
In questo caso, sia tecnici che atleti si dovranno dividere tra i due eventi, e certamente l’evento penalizzato saranno i Mondiali di Campagna, dove in tutte le classi giovanili si fa spesso fatica a raggiungere il numero minimo di partecipanti per assegnare il titolo.
Francamente, non capisco.

Non capisco come l’Emau possa mettere insieme un calendario tanto balordo e penalizzante per l’intera attività tecnica europea.

Non capisco come si possano affidare quelli che dovrebbero essere Eventi, come Europei Indoor o Grand Prix, a nazioni che a stento riescono ad organizzare semplici gare, per poi trovarsi la gara cancellata o trovarsi senza assolutamente comunicazione sulla stessa.

Non capisco come si possa cancellare una gara di coppa Europa Junior per favorire l’organizzazione dei Grand Prix senior, e poi farsi cancellare uno di questi senza ripristinare al gara di Junior.

Non capisco come si possa lasciar organizzare un Europo Juniores “contro” in mondiale di Campagna, di fatto mettendo una pietra sulla attività giovanile Campagna in Europa dell’anno.

Non capisco come si possa insistere ad organizzare gli Europei Targa come doppio 70 mt, quando la FITA ha ridato valenza alla gara FITA Round ai mondiali con l’introduzione dei due turni di bye per i primi 8, ed il prossimo anno ai mondiali di Torino i primi posti del FITA vorranno dire giochi Olimpici sicuri.

Poi, guardo il calendario Italiano, vedo che anche quest’anno la stagione indoor è stata fatta finire ancora una volta a fine Gennaio mettendo lì i Campionati Italiani , lasciando Febbraio e Marzo vuoti di eventi e obiettivi per gli arcieri Italiani; vedo che in Aprile avrà luogo la sempre meno interessante e tecnicamente assurda finale dei cosiddetti Campionati Italiani di Società, totalmente inutile dal punto di vista tecnico e che coinvolge inoltre solo una minima frazione delle società italiane; ed in fine, vedo che il sito federale riporta un comunicato stampa relativo ad un circuito di gare comuni FITARCO e FIARC come se si trattasse di Eventi Internazionali, mentre coinvolgono al massimo trecento tesserati Fitarco, mentre invece i nuovi regolamenti FITA in vigore dal primo di Aprile che ne coinvolgono quindicimila di tesserati, non sono ancora stati comunica ti alle società alla data odierna, 12 giorni dalla entrata in vigore.

Francamente, ora capisco.

La politica sta ormai dominando l’intera organizzazione arcieristica Italiana ed Europea, e sicuramente ormai anche larga parte di quella mondiale. Le manifestazioni si organizzano per motivi politici, non tecnici, e si affidano agli organizzatori con conoscenze politiche, non tecniche, per ottenere risultati politici, non tecnici, e purtroppo neppure lontanamente di immagine. Esperienza , date, calendario, preparazione degli atleti in questo contesto contano meno di zero. Gli atleti servono per ottenere una medaglia internazionale se arriva, o per prendersi le colpe di quelle che non arrivano, mentre intanto il sistema politico arcieristico Europeo si occupa delle sue prossime elezioni (a Rovereto a fine Maggio con gli Europei) e quello Italiano della non tanto futura battaglia per la successione a Mario Scarsella.
Intanto, Iran, Myammar e Tailandia hanno raggiunto Korea, India, Giappone, Cina , Taipei e Malesia tra gli avversari asiatici temibili per la qualificazione olimpica.
Intanto, il Brasile ha messo in piedi una intera struttura tecnica rivolta alle Olimpiadi 2016, la Turchia è tornata competitiva, il Messico è già una realtà temibilissima, la squadra Canadese olimpica è sempre più forte, tutte le nazioni sudamericane sono in fase di potenziamento.
Intanto, i nostri giovani hanno esaurito il ciclo vincente che li vedeva primeggiare da anni a livello almeno Europeo, e i nostri senior non fanno più neppure lontanamente i punti che facevano anni fa.
Ma intanto, noi ci beiamo delle nostre posizioni politiche in seno all’Emau e alla FITA e della nostra lungimiranza nel gestire il futuro del tiro 3D.

Francamente, non capisco.

3 commenti:

gino ha detto...

Sono con te. E' tutta politica. Quando mi sono avvicinato al tiro con l'arco pensavo fosse uno sport immune da interessi ve....i e politici, invece si stà attaccati alle poltrone salvaguardando solo l'immagine e non i risultati. Mio figlio giocava e gioca al calcio ed io seguendolo, più vedevo il calcio e più amavo il tiro con l'arco adesso mi stà succedendo l'esatto contrario.

Vittorio Frangilli ha detto...

Be', dai, il calcio rimane ancora su di un altro piano .... molto interrato...

Anonimo ha detto...

da esterno ai lavori (a anche alle manifestazioni citate) certo che una prospettiva del genere sia alquanto "orribile": messicani ?? brasiliani ?? ci sarà una via d'uscita ? certo, programmare i punti e non le gare ...!!!! Tiger