giovedì 16 febbraio 2012

Dei Massimi Sistemi… - 1

Ritornare a parlare del mondo del Tiro con l’Arco dopo molti mesi di pausa mi ha richiesto prima di tutto una inevitabile riflessione su quali argomenti parlare.
E’ indubbio che gli argomenti non mancano,  ma è altrettanto indubbio che per affrontare i singoli argomenti che interessano la vita arcieristica quotidiana bastano e avanzano i forum.
Vogliamo parlare della lunghezza e assurdità delle nostre premiazioni?  L’argomento è per l’ennesima volta aperto sul forum CAM  e non vale la pena di affrontarlo qui.

Ma il 2012 ci vede in un mondo sostanzialmente diverso da quello dal quale proveniamo. La crisi economica globale influenza pesantemente tutte le attività non solo nel nostro paese, e lo sport è pesantemente colpito da questa situazione.
Giusto due giorni fa il governo ha detto no alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020, per la semplice ragione che i soldi per garantire una manifestazione di quella portata non ci sono.

La finanziaria 2012 ha tagliato i finanziamenti dello stato al CONI dai 458 Milioni di Euro costanti degli ultimi anni a 408 Milioni, e questo proprio in coincidenza con l’anno olimpico. Vero che le carte Olimpiche per Londra  dei vari sport italiani sono pochine, e molti meno sono di conseguenza anche gli apparteneti al Club OlimpicoCONI    ma saranno ancora meno per Buenos Aires nel 2016 se i finanziamenti agli sport Olimpici vengono ridotti.
Ma veniamo all’Arcosfera.

La mia annuale analisi della situazione dei tesseramenti FITARCO mi ha confermato quanto già si poteva supporre: la situazione tiene abbastanza nel Nord Italia, ma peggiora nel centro Sud.

Intanto, il numero ridicolo dei partecipanti ai Campionati Mondiali Indoor  2012 di Las Vegas  non è che l’ultimo indicatore di una crisi generale di disponibilità finanziarie delle varie federazioni mondiali che già aveva manifestato i suoi effetti nel 2011.

Il settore giovanile FITARCO è in crisi e per la prima volta dalla istituzione dei Mondiali Indoor Juniores la FITARCO non è riuscita a trovare tre Junior femminili  da mandare a Las Vegas. In questo caso, non mancavano i soldi, mancavano le atlete.  Le altre nazioni, il problema non se lo sono mai posto e le  Junior femminili non le hanno quasi mai mandate, ai mondiali Indoor.

Per riempire i ranghi degli atleti di interesse Olimpico FITARCO, la federazione per il 2012 ha abbassato i punteggi di ingresso nei gruppi dopo anni.  Se i punteggi fossero rimasti quelli del 21011, i gruppi avrebbero compreso solo i sei membri della squadra di Torino 2011. Una artificio estetico e “contabile” che non  maschera l’evidente crisi dell’alto livello Olimpico in Italia.

La FITA da parte sua cha continuato a modificare i regolamenti di ogni genere, utilizzando il perverso sistema dei By law che consente al Consiglio FITA di cambiare quasi tutte le regole in qualsiasi momento e senza preavviso.  Ma le partecipazioni alle gare “ufficiali” FITA, a parte i mondiali di Torino validi per la qualificazione Olimpica sono continuate a calare. Per farvi fronte,  la FITA ha ridotto le gare di Coppa del Mondo da quattro a tre per il 2012, e l’EMAU i Grand Prix Europei da tre a due.  Ma con l’eliminazione della gara di Porec dal circuito di Coppa del Mondo, la meno cara delle quattro,  la partecipazione complessiva non aumenterà di certo …

In questa situazione generale, il CONI, sulla spinta delle disposizioni economiche dei governi del 2011,  ha deciso di costringere le federazioni a snellire le proprie strutture riformandone d’ufficio gli statuti con la riduzione obbligatoria del numero dei consiglieri ad un massimo di dieci e dei revisori dei conti da cinque a tre. 

La  vera riduzione di costi in FITARCO  si avrebbe solo con la riduzione del numero dei Comitati Regionali, lo sappiamo tutti,  ma per ora non se ne parla.

Il 2013 ci vedrà quindi eleggere un Consiglio federale numericamente molto più piccolo e probabilmente eleggere  per la quarta volta Mario Scarzella  come presidente FITARCO , in assoluta mancanza di altri candidati.

 La giustizia sportiva di tutte le federazioni , altra grande malata, subirà invece la riduzione del numero dei gradi di giudizio da tre/quattro  a due sempre per imposizione CONI. Servirà a qualche cosa?

Già, gli argomenti  di cui parlare non mancano, mi sono detto, ed è ora che che Arcosfera ritorni a vivere, nella solita, utopistica speranza di far riflettere arcieri e dirigenti su quello che effettivamente servirebbe per rilanciare il nostro sport o per lo meno per fargli superare indenne questi anni difficili.

Arrivederci quindi alle prossime puntate  per una riesame almeno generale dei nostri massimi sistemi..


1 commento:

Edo ha detto...

buoni spunti di riflessione fatti da chi continua a dimostrare di saperci fare portando ancora in casa Cam anche medaglie di squadra, ma secondo me la crisi nasce dal fatto che non frega niente a nessuno di analizzare la situazione (vedi quanti commenti ci sono su quanto hai scritto) anche solo su quello che si vive quotidianamente. A Roma molti seniores sono diventati master, e non ci sono più nuovi seniores. E' mancato il naturale turn over. Nessuno si chiede perchè. e se lo fai diventi un lebbroso da scansare. Ma ancor peggio è che manca il naturale spirito di emulazione nell'osservare chi sa fare qualcosa meglio di noi. Esempio Come organizzare un triplo fita e scoprire che la premiazione di 3 gare dura meno tempo rispetto ad una normalissima gara.