Qualche volta si danno per scontate nel tiro con l'arco regole che non esistono.
Una di queste è quella che l'arbitro non possa partecipare come tiratore alla gara che sta arbitrando.
Sono venuto sull'argomento a Ulsan con Morten Willman, Chairman del Judge Committee della FITA, e lo stesso mi ha confermato che tale regola non esiste. E' anzi normale nel suo paese, la Norvegia, che l'arbitro sia anche tiratore nella gara che arbitra.
In effetti, quando il tiro con l'arco era uno sport non influenzato dalle regole del CONI (o dovrei dire da quelle del Calcio?), i regolamenti FITARCO consentivano esplicitamente, in assenza dell'arbitro ufficialmente designato, che l'arbitro venisse eletto dai partecipanti alla gara tra loro stessi, identificando il più esperto in regolamenti presente che si assumeva anche l'onere di dirimere le controversie sui punti da assegnare e sui regolamenti stessi.
Il fatto che la registrazione dei punteggi sia ancor oggi effettuata da due scoristi auto-nominati tra i tiratori dello stesso beraglio, e che gli stessi siano anche giudici su alcune situazioni particolari nel targa e lo siano in toto nel campagna non è che l'attuale realtà della vecchia regola.
Ma dove, nei regolamenti FITARCO, è scritto che l'arbitro non può proprio partecipare all a gara che arbitra? Non è scritto nei regolamenti FITA, che mi risulti, e nei regolamenti FITARCO non l'ho trovato.
Qualcuno mi aiuta?
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2 commenti:
Si è vero, nessuna norma della Fita vieta agli arbitri di partecipare quali tiratori, alle gare da loro arbitrate e questa secondo me è una grave lacuna, ma il Regolamento Tecnico Arbitri della Fitarco, all'articolo 8 Incompatibilità, prevede invece che l'arbitro non possa partecipare assolutamente quale arciere, alla gara da lui arbitrata; lo può fare solo in gare in cui è presente come arciere e non in altra veste.
Gianfranco Fornasier
Grazie per l'aiuto. Mi era sfuggito l'articolo citato. Lo ricordavo solo riferito ai Direttori dei tiri. Rimane la non congruità con il regolamento internazionale e con quello in vigore nella maggioranza delle nazioni, e soprattutto con lo Statuto, che non prevede divieti assoluti.
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