5 settembre 2009, ora di colazione, Ulsan, Korea. Gli Olimpici hanno tirato il il FITA di qualificazione dei Mondiali il giorno prima, i compound iniziano le eliminatorie questa mattina e sono già tutti al campo di tiro.
L'ascensore lascia il decimo piano dell'hotel Hyundai. Dentro, il sottoscritto, un alteta olimpico della nazionale italiana e un atleta olimpico iraniano. Un saluto tra italiani, poi saluti di cortesia all'iraniano. Gli chiedo come è andato il FITA di qualificazione del giorno prima. Non parla bene l'inglese, ma si capisce chiarmente che non è contento del risultato perchè si è classificato solo 24esimo. "Ma quanto hai fatto?" chiede l'italiano.
1333, è la risposta della faccia triste. L'atleta italiano è un po scioccato... mi dice "mi sarei aspettato gli iraniani sul 1270..". Rispondo "sul 1270 ci sono per ora gli Iralndesi, purtroppo per me". Chiedo all'iraniano se hanno ancora il coach Koreano e da quanto. Sì, e sono quasi 5 anni. Una coppia, e l'uomo allena gli uomini e la moglie allena le donne. Alla World Cup di Varese che ho organizzato nel 2007 non avevano fatto granchè, ma evidentemente il tempo passa.
L'ascensore arriva a piano terra.
L'umore pure.
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